Ieri, presso il Consolato della Repubblica Democratica del Congo retto dal Console Angelo Melone, si è tenuto un incontro tra diversi Consoli presenti a Napoli per organizzare congiuntamente all’Assessore allo Sport Emanuela Ferrante, un torneo di calcio amatoriale tra le comunità nazionali residenti a Napoli, “Un calcio al razzismo”.
L’iniziativa, avviata su proposta del Consolato della R.D.C., ha ottenuto il patrocinio del Comune di Napoli e mira ad esaltare lo sport come veicolo per l’insegnamento e la promozione di valori sociali ed etici, creando aggregazione e spirito di squadra, oltre che strumento di benessere fisico e mentale. Allo stesso tempo, il torneo punta a valorizzare l’unicità ed il carattere multiculturale della Città di Napoli, esempio di come l’esaltazione delle diversità possa rappresentare una ricchezza per il genere umano.
All’incontro hanno partecipato : Idrissa Sene, Console Generale del Senegal, Maksym Kovalenko, Console Generale dell’Ucraina, Beya Ben Abdelbaki, Console Generale della Tunisia, Abdelkader Naji, Console Generale del Marocco, Angelo Melone, Console della Repubblica Democratica del Congo, Angelo Pinelli, Console del Niger, Anna Ceppaluni, Console della Malesia, Gennaro Danesi, Console di Nicaragua, Gennaro Famiglietti, Console della Bulgaria, Giuseppe Gambardella, Console del Benin, Renato Di Gianni, Console di El Salvador, Yamilet Guerra, Vice Console del Venezuela.
Alla riunione era presente anche Fatou Diako, Presidente della Consulta degli immigrati del Comune di Napoli, e dei rappresentanti delle comunità nazionali che non hanno un Consolato a Napoli come il Burkina Faso, il Ghana ed il Gambia. Si è costituito il comitato organizzativo del torneo, che faciliterà la creazione delle squadre partecipanti. La data prevista sarà il 21 e il 22 marzo 2022, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
“Con il Torneo – afferma il Console della RDC, l’avv. Angelo Melone – intendiamo fornire un ulteriore apporto a quella cultura dell’inclusione e del rispetto che, in un momento storico come quello attuale, comporta impegno e responsabilità da parte di ciascuno. In quest’ottica, il calcio può realmente tradursi in un potente mezzo di aggregazione e integrazione sociale, favorendo il dialogo e la conoscenza reciproca. Noi corpo diplomatico siamo chiamati a fare la nostra parte per la città di Napoli”.
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