Nella regione del Sud-Kivu, in Repubblica democratica del Congo, è attivo dal 1999 l’Ospedale Panzi
fondato dal dott. Denis Mukwege per prestare assistenza alle vittime delle violenze che affliggono la
parte orientale del Paese. Come è noto, negli ultimi trent’anni, la RDC ha rappresentato tristemente
uno dei maggiori teatri mondiali delle violenze contro i civili, in particolare donne e bambini. Ancora
oggi, l’estremo Nord-Est del Paese è attraversato da tensioni a causa degli attacchi di gruppi armati
provenienti dagli stati confinanti (Uganda, Ruanda e Burundi) che costringono le comunità ad
abbandonare le proprie terre per occuparle e sfruttarle. Dal 1999, il dottor Mukwege e il suo staff
hanno aiutato a curare più di 80.000 sopravvissuti alla violenza sessuale, compiendo fino a dieci
operazioni al giorno. Nel corso degli anni, il Panzi è diventato un polo di eccellenza per la cura della
popolazione locale, ed oggi fornisce assistenza sanitaria estesa a diverse patologie.
L’ospedale infatti non cura solo le ferite fisiche, ma fornisce anche servizi legali e psicosociali alle
sue pazienti, spesso a titolo completamente gratuito, per aiutarle a superare i traumi causati dalla
violenza subita. Accanto al Panzi Hospital, negli anni è stata costruita una struttura sicura dove le
pazienti ed i loro figli trovano rifugio: la Fondazione Panzi. Presso questa Fondazione, le donne
imparano il cucito, la tessitura e altri lavori, per reintegrarsi completamente nella società in modo
autosufficiente e dignitoso.
Per la sua battaglia a favore dei diritti umani e della libertà di pensiero, nel 2014 Mukwege è stato
insignito dal Parlamento europeo del Premio Sacharov. Inoltre, per il suo grande impegno nella lotta
contro lo stupro e la violenza di genere nei conflitti, oltre che per i suoi eccezionali servizi alle
sopravvissute, il dott. Mukwege ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il
Premio Nobel per la Pace nel 2018.
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